Ritengo questa una delle storie sudtirolesi più bizzarre.
Di questo si tratta, in sintesi: come molti sanno, nei cartelli stradali le zone industriali sono indicate da un pittogramma standard, raffigurante una fabbrica con la ciminiera sbuffante:
Alcuni anni fa un dirigente locale (non sono riuscito ad appurare chi fosse, ma credo si trattasse di un assessore della giunta provinciale) ha ritenuto che un cartello con disegnato il fumo fosse poco opportuno per la buona immagine della Provincia. Mi immagino la frase proferita: «Ohibò! Ma quella sudtirolese è un'economia pulita: trovo inconcepibile che si raffiguri l'inquinamento nei cartelli!»
Quindi, ad alcuni poveri dipendenti provinciali del servizio strade è toccato l'ingrato compito di andare in giro per tutte le strade del Sudtirolo a cercare cartelli delle zone industriali, al fine di raschiar via il fumetto![1]
Bolzano, lungo Isarco sinistro
Oltretutto, siccome naturalmente ogni comune ha la competenza di sistemare una propria segnaletica, la cosa ulteriormente buffa è che quest'ultima non ha subito l'asportazione della nuvoletta inquinante.
Capita così che in molti comuni si possa incontrare un'indicazione (comunale) col suo fumo d'ordinanza e a distanza di pochi metri ci si imbatta in un analogo cartello (provinciale) col disegno privo della sgradita esalazione!
Bolzano, presso ponte Resia: cartelli con e senza fumo