Il Lago Santo
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Il Lago Santo (Lac Sant in cembrano, Heiliger See in tedesco) è un delizioso laghetto non lontano dal paese di Cembra, capoluogo amministrativo ed ecclesiastico della valle. Per raggiungerlo basta prendere la deviazione per il Lago Santo (per l'appunto), presso l'estremo occidentale di Cembra (Strada Provinciale 96).
Dopo alcuni chilometri di ripida salita si giunge a destinazione, a circa 1200 metri sul livello del mare.
Il lago (210×180 metri, profondo 15), ricco di pesci , in estate è una destinazione ideale per pescare 1, fare passeggiate, picnic o per prendere il sole.
Durante i mesi invernali la zona è spesso coperta di neve e la superficie del lago è generalmente ghiacciata: in tali occasioni il Lago Santo è meta di amanti del pattinaggio; come si vede dall'indicazione della foto qui sotto, scattata durante l'estate, l'amministrazione comunale indica comunque un potenziale pericolo (credo per tutelarsi dal punto di vista legale):
PERICOLO CEDIMENTO SUPERFICIE GHIACCIATA
In passato sul ghiaccio del lago era molto praticato anche il curling: ci sono diverse squadre cembrane nel campionato italiano ed il Curling Club Lago Santo è stato campione nel 2001. Ora questa disciplina si svolge nella nuova pista di curling a Cembra.
Proprio accanto al lago passa il sentiero seguito dal Dürer nel XV secolo per raggiungere Venezia, ottimo percorso per escursioni a piedi.
Quella qui sotto è una mia foto seduto sul cippo düreriano che indica il sentiero, armato del cestino da picnic d'ordinanza:
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La leggenda del Lago Santo
In toponomastica il termine santo è generalmente un eufemismo per pericoloso .
La tradizione popolare cembrana ha invece dato una poetica spiegazione per illustrare perché questo lago è santo.
C'erano una volta tre fratelli che avevano ricevuto in eredità un bosco.
I tre, i quali evidentemente non erano in buoni rapporti, non riuscivano ad accordarsi su come spartirlo fra di loro.
Uno dei fratelli un giorno, esacerbato dalle continue discussioni, sbottò: «Che diventi un lago!»
Come per incanto il bosco inizio ad essere sommerso dall'acqua; in effetti tuttora dentro al lago si possono scorgere tronchi d'albero che sarebbero i resti del mitico bosco.
[A me ricorda un poco, in piccolo, la leggenda dell'Olandese Volante il quale, non riuscendo a doppiare il Capo di Buona Speranza a causa del mare avverso, gridò il suo blasfemo proclama: «Continuerò in eterno!» e fu condannato da Dio proprio a vagare sui mari per l'eternità].
In ogni modo l'acqua continuava a salire, minacciando di provocare un'inondazione e sommergere la stessa Cembra.
La popolazione allarmata decise allora di sacrificare l'anello che ornava la statua della Madonna per ingraziarsi le forze divine: salirono in processione e gettarono il prezioso oggetto nelle acque che all'istante si ritirarono, lasciando però l'ameno lago a ricoprire quello che un tempo era il bosco.
Si dice che nei tempi passati ci sia stata gente che ha dedicato tempo e impegno nel tentativo di ripescare l'anello.
Questo suona un po' come un racconto di Tolkien, vero?
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© 2004, Fabio Vassallo