Nel 1495 (appena tre anni dopo la scoperta dell'America da parte di Cristoforo Colombo) il pittore ed incisore tedesco Albrecht Dürer passò per la Valle di Cembra.
Albrecht Dürer (Norimberga, 1471-1528) Autoritratto con i guanti 1498, Madrid, Museo del Prado (part.) 1
Nell'autunno di quell'anno egli intraprese un viaggio a piedi (altri tempi, quelli!) alla volta di Venezia: entrò quindi in Italia attraverso il Passo del Brennero, intenzionato a percorrere l'intera Val d'Adige verso sud. Sfortunatamente (ma fortunatamente per noi), arrivato a Laghetti di Egna (Laag bei Neumarkt) trovò le strade interrotte dallo straripamento del fiume.
(Nota: in passato tali eventi erano frequenti essendo il fiume privo di argini e sovralimentato dal suo affluente Noce; ora gli straripamenti sono praticamente scongiurati dopo la costruzione, presso Rovereto, di una galleria di sfogo tra l'Adige ed il lago di Garda).
Dürer, che evidentemente non era tipo da lasciarsi scoraggiare facilmente, decise di aggirare l'ostacolo: superò allora la forra del Rio Lauco, prese il sentiero che passava per Pochi di Salorno (Buchholz bei Salurn) e, dopo aver percorso il Passo del Saùch ed oltrepassato il Lago Santo, scese a Cembra. Attraverso il ponte di Cantilaga arrivò quindi a Segonzano.
Qui il pittore si fermò alcuni giorni, restando al Castello ospite del capitano Georg von Ebenstein. In questo periodo immortalò il maniero in due acquarelli.
La via alternativa era già tracciata in epoca romana, e nel medioevo era nota col nome di Semita Karoli.
In tempi recenti, grazie allo sforzo congiunto della direttrice della Dürerhaus di Norimberga, Dott.ssaJutta Tschöke, dei Comuni di Egna e Salorno, dell’Associazione Turistica di Salorno e dell’APT dell'Altopiano di Piné e Valle di Cembra, la strada seguita in quel viaggio è stata rimessa in ordine e provvista di indicazioni (vedere la mia foto presso uno dei cippi segnaletici col monogramma düreriano).
Essa è così diventata meta di turisti, ottima per piacevoli camminate ed escursioni; il percorso è conosciuto come il sentiero del Dürer (spesso indicato col nome tedesco di Dürerweg).
Guarda il sito ufficiale del sentiero del Dürer e la sua sezione sul Castello di Segonzano.
Oltre a quelli con il castello come soggetto, il Dürer ha dedicato alla Val di Cembra diversi altri acquarelli.
Uno dei più significativi, conosciuto in Italia col nome di Paesaggio alpino, oppure Colline italiane (titolo originale: Wehlsch pirg) è ospitato all'Ashmolean Museum di Oxford.
Cedo la parola ad Elio Antonelli: «[ ] Tracciò con larghe e rapide pennellate il piano di Faver, i dossi che, sotto Cembra, digradano verso l'Avisio, il Ceramonte con la piana di Prada. Ritoccò il campanile e qualche casa di Sevignano. Al centro, in vibrante contrasto con tutto il resto, riprese, con minuziosa cura, gran parte del Dosso di Segonzano palpitante di vita. In alto a destra ecco le piramidi, al centro la chiesa della SS. Trinità e giù giù tra le vallette e i filari di viti Piazzo sul ciglio dell'avvallamento aperto dal rio Regnana. Sulla sinistra, oltre il sognante piano di Venticcia, evanescenti brume confondono le pendici dei monti di Sover ed in fondo, aureolate da cirri dorati le montagne di Fiemme: la Cugola e la Rocca. Il piccolo ma entusiasmante acquerello è conservato all'Ashmolean Museum di Oxford, misura cm. 21 x 31,2.» (Segonzano e Sevignano pag. 124).
Quella qui sotto è una fotografia scattata circa dal punto ove il pittore pose il proprio cavalletto: